top of page

 

             Poesie

 

                                                                                          FRAMMENTI DI PENSIERI di Biagio Accardi 

 

 

 

 

 

LINEA INTERMEDIA FRA REALTA’ E SOGNO

 

 

Sono un mercante di sogni,

per alcuni un semplice giullare di corte,

finito qui andrò a riposare fino al nuovo chiar di luna,

per poi riprendere in riva alla notte cercando di capire un nuovo giorno.

 

 

 

 

 

LINEA REALE DEL PENSIERO

 

Tutto e pura follia caro amico mio,

non lo vedi?

Ti passa ogni giorno sotto il naso,

TI COMPRIME,

TI ALTERA,

TI DEFORMA e

Ti conforma ad essere come ti vogliono e non come tu vuoi.

Bisogna uscire da queste stupide abitudini che ci tormentano l’anima e ci logorano il cervello.

Sono bravi a parlare e a farci credere di farci capire.

Falli parlare, fino a sputare sangue, cosicché non avranno più argomenti per convincere

                                      LA TUA LIBERTA’

 

 

 

 

 

 

 

IL VIAGGIO

      

Prendiamo bene tutto/prendiamolo,

dalla civilta, dalla storia, dal potere, dal solito discorso e dalla solita retorica.

Attoniti guardiamo

prendiamolo/guardiamolo/tocchiamolo,

                                         che non ci sfugga di mano.

 

 

 

 

 

 

 

DOPPIE

 

 

SCONVOLGERSI, CAPENDO CHE IL MONDO E’ LA TUA ISOLA,

E NON SAI SE TAGLIARE LE DOPPIE PUNTE DAI CAPELLI O DARE UN TAGLIO CON LA DOPPIA VITA.

SCONVOLGERSI DAVANTI AD UN GELATO ALLA NOCCIOLA CHE SI SCIOGLIE PIANO.

SCONVOLGERSI DAVANTI ALLA TELEVISIONE E VEDERE IMMAGINI CHE SEMBRANO SURREALI, INVECE SONO REALI, OPPURE IMMAGINI DI FILM DI FINZIONE CHE SI POSSONO INTERPRETARE NELLA REALTA’.

SCONVOLGERSI DAVANTI AD UNA PERA.

SCONVOLGERSI DAVANTI AD UN PRATO VERDE CHE HA LA TONALITA’ DELL’INFINITO.

SCONVOLGERSI DAVANTI E DIETRO. 

 

 

 

 

 

SOGNO

  

E’ quasi giorno,

c’è nel letto una presenza:

             un sogno

A corte c’è gente, il castello è festoso,

i giullari sono pronti per lo spettacolo mattutino.

Poi del fumo, del crepitare;

un incendio nella camera da letto reale.

Tu, sognatore, sei lì nelle fiamme.

All’improvviso “dell’acqua che spegne il fuoco”

Come “il risveglio spegne un sogno”.

Ecco la Signora Realtà, si presenta alla tua porta.

Sono le sette del mattino,

bussa

grida…piange, perché è viva e non vorrebbe esserlo.

  

    

 

 

                            

PER COLPA…

 

 

  Di un bimbo nato oggi,

di una coincidenza,

di uno stato,

di non sapere,

delle attivita’ industriali,   

delle mie palle,

dei capelli,

delle bustarelle,

dei manicomi,

del supremo,

delle banche,

dell’ecstasi,

dell’identita’,

delle mie, del mio,  

dei confini,

 

per colpa di una bomba un bimbo muore ADESSO.

 

 

 

 

 

 

 

 

 VISIONE GLOBALE

   

 

Articolati, articolati

 

                         Veloci, veloci

 

            Calcolati, calcolati

 

                      POTENTI

 

 

 

 

 

 

 

 

AL PARCO

 

Figura della quale non si conosce il vero volto,

ai tuoi occhi appare il nonnetto giocoso e desideroso di compagnia.

Affianca i giovinetti e nell’intimo, solo nell’intimità.

Si smaschera e portandoti le mani fra le sue gambe, ti chiede di farlo godere.

Trasformando il verde del parco in una tonalità più ispida e cattiva.

 

 

 

 

 

   

 

 VITE

  

 

Costruzioni fantastiche, di carne e ossa.

 

Assaporiamo questo gusto amaro fino alla fine della vita,

per poi ricongiungerci alla conoscenza dell’eterno

                                                       La luce/l’etere

 

 

 

 

 

 

ATTIVITA’CEREBRALI MODIFICATE 

                                                                                             MORTIFICATE.

 

  

Corri piccola libellula corri,

non farti prendere dalla paura,

è difficile essere liberi a questo mondo.

                                  BISOGNA ESSERE SCALTRI

                                                     Corri

                                                        Essere scaltri

                                                                   Corri

                                                         Essere liberi

                                                                   Corri

                                                                                      STOP.

 

 

 

 

QUESTA TERRA

   (tra Calabria e Sicilia)

 

 

Ho visto l’alba rendere argenteo lo sputo di mare che unisce e divide queste due meravigliose terre.

Incantato, sono rimasto a guardare seduto da una panchina la maestosità dei monti siciliani, godendo il tepore del sole calabrese.

Ho addolcito il palato con i loro frutti e prima di prendere commiato, ho spinto nei polmoni la brezza marina soffiata dall’antica e misteriosa isola.

 

Là dove se per un attimo trattieni il respiro potrai sentire confusa nel vento, una voce che chiama…COLAPESCE!

COLAPESCE!

                            COLAPESCE!

 COLAPESCE!

                                                                COLAPESCE!

                                               COLAPESCE!

 

 

 

 

 

 

 

VAI A TROVARE IL SIGNIFICATO PIU’ PROFONDO DELLA LUNA…

 

 

Vedo che tutto é piccolo, scatole così piccole che dentro non ce ne entrano altre,                

            palline così piccole che non ce ne entrano neanche altre GRANTI come una 

                                                                                   MOLECOLA.

 

 

 

 

PAOLO LIBERO

 

Uomini tutti uguali che camminate sulla stessa strada, che credete di vedere il punto d’arrivo.

Se davvero riuscite a vederlo, vi accorgerete che non è melodico come tutti questi battiti farfalleschi dei nostri pensieri liberi.

Poi, così, ostacolate una favola che ha già dolori consoni delle attività naturali.

Se un giorno tutto si spegnesse, come questa musica che canta la fine delle battute che segnano la strada obbligatoria di una milizia inanimata.

La sentireste adesso la libertà, allora sei arrivato tu…

                                                           PAOLO LIBERO

 

 

 

 

 

AQUILA BIANCA

 

                                         Strana terra rossa sotto i piedi nudi

 

Odori aspri per la strada

Strani nomi

Strane voci

Strana la loro storia.

No, nessuna avventura da raccontare,

no, intorno ai fuochi non si balla più.                                                       

                       ERANO LIBERI…

E NOI, PER EGOCENTRISMO, ABBIAMO PORTATO VIA LA LORO STORIA E LA LORO VITA.

Occhi neri sotto le stelle, amori densi, tribali poesie.

Strana la loro storia, peccato che non la conosciamo.

 

 

 

 

 

 

QUESTA TERRA HA SETE

 

Quell’angelo ne ha fatta di strada prima di arrivare qui,

ha vent’anni, e la sua voce è stanca come il sole al tramonto,

la vita quotidiana lo calpesta zitta ed ora è seduto al “Bix pub”,

che beve forte per pensare piano.

 

  

 

 

 

 

NON TORMENTATEMI

 

 

Non tormentatemi con i soliti e banali discorsi,

non lo vedi che non si può andare avanti

volendosi spiegare, come si può e

come si potrebbe vivere meglio,

comperando questo o quello.

Ho sonno e mi addormenterò su questo

stupido mondo che ti regola e ti vende

a bassissimo costo le banalità,

svegliandomi solo per guardarti metterti in fila ad

aspettare il tuo turno e ricevere la solita razione,

oppure vederti fuggire ai margini di un’ipocrisia stonata.

Attonito vi guarderò e m’incazzerò.

Ma anche fluttuerò per far parte di ogni pezzo di questo mondo senza essere un numero come vorreste che io fossi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

bottom of page